Una variante genetica della proteina anti-apoptotica Akt predice la linfocitosi indotta da Natalizumab e la riattivazione della sclerosi multipla dopo interruzione del farmaco


I pazienti con sclerosi multipla che interrompono il trattamento con Natalizumab ( Tysabri ) sono a rischio di riattivazione della malattia.
Non esistono parametri clinici o surrogati per identificare i pazienti a rischio di riattivazione della malattia post-Natalizumab.

L’obiettivo di uno studio è stato quello di determinare il ruolo della linfocitosi indotta da Natalizumab e dei polimorfismi Akt nella riattivazione della malattia dopo interruzione della somministrazione di Natalizumab.

La conta e la composizione dei leucociti periferici sono stati monitorati in 93 pazienti con sclerosi multipla durante il trattamento con Natalizumab, e in 56 di questi soggetti che hanno interrotto il trattamento.
Le varianti genetiche della proteina anti-apoptotica Akt sono stati determinati in tutti i soggetti, poichè Natalizumab modula il processo apoptotico, e la sopravvivenza dei linfociti è regolata dalla cascata apoptotica.

La linfocitosi periferica indotta da Natalizumab ha avuto un effetto protettivo nella riattivazione della sclerosi multipla post-Natalizumab.

Infatti, i soggetti che hanno recidivato o hanno presentato un peggioramento alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ) dopo la sospensione del trattamento, presentavano più ridotti aumenti dei linfociti periferici durante il trattamento, in gran parte causato da meno marcato aumento delle cellule T.

Inoltre, i soggetti portatori di una variante del gene che codifica per Akt associato a ridotta efficienza anti-apoptotica ( rs2498804T ) avevano più bassi livelli di linfocitosi e un maggior rischio di riattivazione della malattia.

In conclusione, lo studio ha identificato una importante variante genetica all'interno della via di segnalazione Akt che è associata sia alla conta dei linfociti sia ad alterazioni della composizione durante il trattamento con Natalizumab, e con il rischio di riattivazione della malattia dopo interruzione del trattamento con Natalizumab. ( Xagena2013 )

Rossi S et al, Mult Scler 2013; 19: 59-68

Neuro2013 Farma2013


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